Una Favola di Fedro
Un giorno, un lupo tutto striminzito dalla fame e ridotto pelle e ossa per la mancanza di cibo, scese dalla montagna e, avvicinatosi ad un piccolo villaggio, incontrò un cane ben pasciuto. Si salutarono affabilmente e si fermarono a chiacchierare.
Da dove vieni così lucido e bello? chiese il lupo, e che hai mangiato per farti così grasso? E dire che io, che sono tanto più forte di te, muoio di fame ogni giorno.
E il cane: - Se vuoi ce n’è anche per te. Basta che tu presti lo stesso mio servizio al padrone.
- E che servizio?
- Far la guardia alla sua dimora e tenere lontani i ladri la notte, rimanendo nel giardino che circonda la casa.
- Uh! Ma è un compito che io posso assolvere egregiamente! Già adesso sopporto nevi e piogge nel bosco, trascinando una vita difficile e maledetta, mentre deve essere molto più facile e conveniente vivere sotto un tetto e riempirsi lo stomaco in pace.
- Allora vieni con me - disse il cane; e insieme si incamminarono.
Lungo la via il lupo vide una strana spelatura sul collo del cane e chiese:
- Che roba è quella, amico mio?
- Oh…niente di importante.… Devi sapere che qualche volta, per la mia natura impetuosa, mi tengono legato con una catena di ferro battuto, perché stia quieto durante il giorno e vigili la notte. Ma al crepuscolo vado in giro dove mi piace; mi si porta il pane senza che io debba richiederlo; il padrone mi dà gli ossi della sua tavola; la servitù mi getta qualche boccone; gli avanzi di ognuno sono miei. Così, senza fatica mi riempio la pancia ogni giorno.
- Ma se hai voglia di uscire, ti è permesso?
- Proprio, interamente, no… ma ho a disposizione il giardino recintato e.....
Il lupo si fermò di colpo, guardò il cane dal pelo lucido e liscio e senza pensarci oltre, disse:
- Addio, caro amico; goditi pure le tue gioie e le tue catene; io non baratterò mai la mia libertà per un regno.
*** *** ***
L'incontro tra un lupo libero e affamato e un cane sazio, ma tenuto legato dal suo padrone, spinge a riflettere sul valore della Libertà. Sulla base di questo aneddoto, a partire da settembre 2011, i giovani studenti dell' Istituto Compr. di Sicignano degli Alburni - Scuole medie del comprensorio di Petina (SA), costruiranno un racconto da cui emerga il significato che la libertà è da preferirsi a qualunque altro bene. I primi tre racconti, che sararanno selezionati da un'apposita commissione-giuria formata dai docenti scolastici dello stesso Istituto, saranno premiati dalla Direzione dell' Unione Nazionale Arcieri Cacciatori e pubblicati sulle nostre pagine web.
Giovanni Maio